giovedì 22 dicembre 2011

ALLE 3 DI NOTTE

ALLE 3 DI NOTTE


E quando il mio cellulare vibra al buio,
l’occhio verde, alieno, che sbatte e mi sveglia
mi sommuove appena. Il mio passato, prossimo, remoto,
a quest’ora non mi lascia sfuggire.


E’ sbronzo, solo, vuole sentire la mia voce,
anche se penso potrebbe svegliare la moglie
e con lei in persona soddisfare quelle voglie
che gli piace dire gli piacerebbe soddisfare con me.


La notte può scendere pesante, credo lo si sappia,
lenzuola attorte addosso come un cappio.
Non ho più l’età per queste stronzate, di notte o di giorno,
né per essere la sua musa da telefono porno.


Gli dico che non posso parlare, sono in compagnia.
Davvero, queste notti vado a letto con la mia poesia.


(Moira Egan)

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